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Decreto prezzi MiTe, nuovi massimali: cosa sapere e info utili

Categoria: Informazioni Utili
Data pubblicazione: 24/04/22 • Autore: selena

Decreto prezzi MiTe, nuovi massimali: cosa sapere e info utili

Dal 15 aprile 2022 per tutte le nuove richieste di intervento per la riqualificazione energetica e Bonus Casa agevolati dai bonus fiscali, sono entrati in vigore dei nuovi massimali di costo, aumentati del 20% al fine di fronteggiare gli aumenti dei prezzi delle materie prime.

 

Si tratta di alcune novità all’interno del decreto MiTe molto interessanti per tutti coloro che vogliono effettuare dei lavori nelle proprie abitazioni sfruttando appunto i bonus messi a disposizione dal Governo. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia.

Le novità del decreto prezzi

Come vi abbiamo anticipato, dal 15 aprile, sono entrate in vigore delle modifiche ai costi massimi specifici agevolabili relativi ad alcune tipologie di beni ed interventi finalizzati all’efficientamento energetico. 

 

La normativa del ministero della Transizione ecologica ha infatti definito i nuovi massimali, aumentati del 20%, che si possono applicare ad interventi specifici di riqualificazione energetica come: impianti di riscaldamento con caldaie ad acqua, con pompe di calore o sistemi ibridi, strutture di isolamento e copertura di pavimenti, pareti perimetrali, infissi, sistemi di schermatura solare, strutture mobili di ombreggiatura… 

 

Nelle FAQ del MiTe e di Enea si specifica poi che i massimali sono comprensivi dell’insieme dei beni e delle forniture che servono per portare a termine l’intervento di efficientamento energetico. Per capire meglio, grazie ad un esempio riportato sul portale Enea, leggiamo che “nel caso di infissi rientrano anche la fornitura di infisso, telaio, controtelaio, celetto, cassonetto, tapparella, rullo avvolgibile, avvolgitore, persiane e, ove previsto, componentistica dell’impianto elettrico, etc.”.

 

A cosa bisogna prestare attenzione?

Ciò a cui bisogna prestare attenzione sono però i costi che restano esclusi dai nuovi massimali ossia l’installazione, la messa in opera, l’iva, le prestazioni professionali e i costi di fornitura. 

 

Inoltre, nel nuovo decreto si specifica che l’asseverazione della congruità dei costi deve essere rilasciata per tutti quegli interventi che beneficiano del super ecobonus 110% e anche per i bonus minori che accedono alla cessione del credito o allo sconto in fattura. In ultimo, rimanendo nell’ambito dell’Ecobonus, ma riferendosi a quegli interventi in cui non è necessaria l’asseverazione della congruità delle spese, è comunque necessario fare una verifica del rispetto dei costi massimi. 

 
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