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Il Decreto Antifrode e le nuove scadenze dei Bonus Edilizi

Categoria: Mondo Serramenti
Data pubblicazione: 25/11/21 • Autore: selena

Il Decreto Antifrode e le nuove scadenze dei Bonus Edilizi

La possibilità di sfruttare lo sconto in fattura o la cessione del credito al posto delle detrazioni Irpef per il recupero edilizio degli immobili, non sarà più così semplice come in passato. Con l’arrivo del Decreto Antifrode, stabilito dal DL 157/2021, viene infatti introdotto l’obbligo di presentare il visto di conformità e dell’asseverazione della congruità delle spese, per tutti coloro che vogliono sfruttare una di queste due opzioni per i propri interventi di efficientamento energetico. Il motivo di queste attività di controllo è semplice: cercare di arginare i fenomeni di evasione fiscale che, nell’ultimo periodo, sono purtroppo aumentati.

Cos’è e a cosa serve il Decreto Antifrode

A oggi si è deciso che la scadenza dei Bonus Edilizi, compreso l’Ecobonus 110, così come le due opzioni di sconto in fattura e cessione del credito, sarà prorogata per tutto il 2022 e - pare - fino al 2025, ma sarà necessario presentare il visto di conformità e la congruità delle spese prima di poterne usufruire.

Si tratta di un documento atto a controllare che il richiedente abbia tutti i presupposti in regola per poter usufruire della detrazione fiscale e con cui si monitora che le spese sostenute siano adeguate al tipo di interventi realizzati. Il tutto sulla base di alcuni requisiti tecnici, sui massimali di costo e sui valori massimi definiti per alcune specifiche categorie di beni. Se qualcosa non fosse corretto l’Agenzia delle Entrate può, entro 5 giorni lavorativi dall’avvenuta comunicazione, intervenire e bloccare le pratiche.

Le nuove proroghe e le ultime date da non dimenticare

Per quanto riguarda invece l’ultima novità inerente il Superbonus 110 è importante sapere che è stata approvata una proroga al:

  • 2022 per unifamiliari e ville a condizione che entro il 30 settembre 2021 sia stata effettuata la comunicazione di via ai lavori o per edifici atti a uso abitativo di famiglie con un Isee inferiore ai 25mila euro

  • 2023 per condomini ed edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari

  • 2025 per condomini ed edifici composti da 2 a 4 unità, ma con con aliquota decrescente (70% nel 2024, 65% nel 2025).

(Fonte immagine Pixabay)

 
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